Vivere nel presente, vivere la propria vita attraverso la piena consapevolezza dei propri sensi e dei propri processi: questa è la prospettiva della Mindfulness che ci offre la possibilità di una conoscenza diretta, aperta e non giudicante delle nostre esperienze.

Consapevolezza non è sinonimo di rilassamento e non è nemmeno una filosofia: è un modo di essere che implica lo stare costantemente in relazione con se stessi e con il mondo e l'accettare quello che c'è, sia che si tratti di disagio, di sofferenza o di gioia. In altre parole, anziché vivere pensando sempre al passato o al futuro, è vivere radicati nel presente, nel qui e ora, imparando ad accettare noi stessi e a vivere più profondamente le nostre esperienze che sono fatte di sensazioni, di emozioni, di pensieri, di relazioni.

La seguente pratica meditativa ha lo scopo di nutrire questa nostra capacità.

La traccia registrata ha una durata di circa 35 minuti, ma è possibile meditare per meno o per più tempo a seconda delle proprie esigenze.

 

In fondo alla pagina, dopo il link, riporto una traccia “libera” qualora qualcuno volesse registrarla per praticarla guidato dalla propria voce.

 

Di seguito c'è il link di accesso alla meditazione guidata.

 

Clicca quì per accedere al file.

 

 

  1. Assumiamo una posizione comoda ... seduti sul cuscino o sulla sedia …

     

  2. Se usiamo una sedia, è molto utile sedersi staccati dallo schienale, in modo tale che la spina dorsale si autosostenga ... le piante dei piedi sono ben salde sul pavimento ... ad una distanza di una quindicina di centimetri l’una dall’altra ... le gambe parallele....
    Se sediamo sul cuscino, è utile che le ginocchia siano a contatto col pavimento. I palmi delle mani sulle ginocchia ... o se preferiamo, il dorso della mano sul palmo della mano sinistra e i pollici uniti..

     

  3. Prendiamoci qualche momento per trovare la giusta posizione ... nella quale sentirci a nostro agio ...
    Facciamo in modo da sentire che nostra postura è eretta, dignitosa e confortevole. ... Poi chiudiamo delicatamente gli occhi.

     

  4. Portiamo la consapevolezza ... alle sensazioni fisiche ... ai punti di contatto del corpo con le gli elementi di sostegno ... i glutei sul sedile o sul cuscino ... le sensazioni delle piante dei piedi sul pavimento ... o il contatto delle ginocchia sul pavimento, ... il contatto delle mani ... diventiamo consapevoli delle sensazioni di pressione ... di calore ... osserviamo come si modificano

     

  5. Ora portiamo la nostra attenzione alle sensazioni del respiro scegliendo il punto del corpo in cui le sensazioni sono più nitide ... ascoltiamo il respiro così come è, momento per momento ... senza modificarlo .... Semplicemente osserviamo ... l’aria che entra, l’aria che esce ... tutte le volte che ci ritroviamo altrove con la mente, con delicatezza, riportiamo la nostra presenza mentale all’oggetto della nostra attenzione che in questo caso è il respiro favorendo di nuovo una condizione di raccoglimento.

     

  6. Allarghiamo ora la nostra consapevolezza lasciando sullo sfondo il respiro che va e che viene e spostiamo delicatamente l’attenzione sul processo del pensiero. Osserviamo i pensieri, mentre entrano nel campo della nostra attenzione ... e mentre se ne vanno.
    Cerchiamo di percepirli come fenomeni che emergono nella nostra mente ... possono presentarsi sotto forma discorsiva ... o come immagini ....
    Osserviamo come uno spettatore osserva uno spettacolo ... senza trattenere ... senza allontanare

     

  7. Osserviamo il loro contenuto e la loro carica emotiva e cerchiamo, se riusciamo, di non lasciarci trascinare a 'pensare ai pensieri' .... o a spostare l’attenzione da un pensiero all'altro ... l’attenzione è ferma, stabile sullo spazio mentale ove scorrono i pensieri ...
    Manteniamo la posizione di testimone del processo del pensiero che si svolge all’interno dello spazio mentale ...
    Notiamo che ciascun pensiero non dura a lungo ... viene e se ne va.... diventiamo consapevoli di questa impermanenza.

     

  8. Potremmo notare che alcuni pensieri ricorrono continuamente ... pensieri che riguardano il passato e quelli che riguardano il futuro .... pensieri centrati sui concetti di 'io', 'me', 'mio' ... Notiamo quei pensieri che tendono a configurare un sé che si preoccupa dell'andamento della nostra vita.
    Possono emergere pensieri che hanno una carica di avidità, desiderio o attaccamento .... Pensieri che suscitano serenità, pace, gioia ... o viceversa pensieri che hanno una carica di avversione, rifiuto, dispiacere o odio .... notiamo quale risposta essi suscitano (o non suscitano) in te, l'osservatrice, la testimone imparziale e non giudicante.

     

  9. Notiamo questi sentimenti ... queste emozioni ... osserviamole emergere e svanire ... notiamo la relazione che intercorre fra le emozioni che emergono e il contenuto dei pensieri.
    Se ci accorgiamo di esserci persi nei pensieri o nelle emozioni ... ritorniamo semplicemente a osservare il respiro ... quando ce la sentiamo allarghiamo di nuovo la consapevolezza allo spazio mentale ... e ai suoi oggetti che vanno e vengono ... pensieri ... immagini ... emozioni

     

  10. Lasciamo andare ora l’osservazione dei pensieri e semplicemente manteniamo aperta la consapevolezza ... senza attaccarci a nulla ... senza cercare nulla .... completamente aperti e ricettivi a qualsiasi cosa si presenti nel campo della consapevolezza, ... lasciando che ogni cosa venga e vada, .... osservando, nell'atteggiamento di testimone silenzioso.

 

 

Buona vita! Mario