Body Scan Psicosomatico

E' una tecnica di psicosomatica che ci permette di percepire i blocchi che abbiamo dentro di noi che possono essere fisici, emotivi e psicologici. Questi blocchi interferiscono col contatto che abbiamo col nostro Sè e limitano i nostri tentativi di raggiungere stati di coscienza più meditativi.

Normalmente i nostri condizionamenti implicano che se abbiamo un dolore dobbiamo metterlo da parte, dobbiamo rimuoverlo, non lo dobbiamo ascoltare né raccontare. Così si creano dei blocchi. Questa tecnica ha lo scopo di togliere il giudizio su ciò che viene percepito come “negativo” affinchè quest'ultima si espande e piano piano esce, e noi possiamo finalmente lavorarci. Infatti, in genere i blocchi psicosomatici contengono un “vissuto”, delle memorie emotive. Portando attenzione ai blocchi questi ultimi si manifestano e noi ne abbiamo una percezione sempre più nitida.

Questa tecnica è qui condotta in modo leggero, ma può essere anche utilizzata ad un livello più profondo da personale qualificato. Infatti, in presenza di traumi di media profondità il lavoro deve essere svolto da medici o psicoterapeuti.


La respirazione è una delle principali funzioni fisiologiche del nostro organismo in quanto consente lo scambio gassoso fra l’organismo e l'ambiente esterno attraverso il quale il sangue si libera di anidride carbonica e si “carica”di ossigeno. Questo processo di ossigenazione è alla base del metabolismo attraverso cui le cellule ricevono nutrimento e si ripuliscono dalle scorie. Attraverso la tecnica dell'”Anatomia Esperienziale Respiratoria”, che consiste nel respirare consapevolmente nel corpo, riapriamo le porte della percezione sensoriale e sentiamo il piacere, il dolore o la tensione presente nei vari distretti somatici. In questo modo prendiamo coscienza dello stato di benessere o di blocco psicosomatico, e, nei casi di tensione più leggera, lo stesso respiro può riportare in uno stato di equilibrio funzionale. Nei casi più gravi c'è bisogno di un approccio più complesso che lavori in modo più specifico, oltre che sulla componente fisica, anche sui livelli emozionali e mentali. Nella quasi totalità dei casi gravi (disturbi di personalità, traumi, alexitimie, condizionamenti pesanti, depressioni, nevrosi, crisi di panico, ecc.) le persone non sentono adeguatamente il proprio corpo e le proprie sensazioni somatiche: base somatica della percezione emozionale e interiore. Ristabilire il contatto corporeo consente di mettere la fondamenta della percezione e del rinforzo del Sé. Il lavoro di consapevolezza corporea e di contatto con le sensazioni interne è quindi il primo passo di tutti i percorsi di cura psicosomatica olistica.


Il respiro è la base anche delle tecniche di meditazioni più efficaci e profonde, molte delle quali sono sempre più utilizzate in ambito terapeutico; tra queste la scuola della vipassana o “mindfulness” ha dimostrato grandi effetti su molte differenti situazioni patologiche. In situazioni di lieve o medio disagio, attraverso la consapevolezza dolce e continua del respiro – derivate dalla vipassana e dalle tecniche di “anatomia esperienziale” – è possibile ritornare a “sentire il corpo” e risvegliare la sensazione somatica originaria di piacere e vitalità. Ma soprattutto, il respiro consapevole permette di riattivare la coscienza di Sé che è la parte fondamentale della “terapia del risveglio” perchè permette di lavorare globalmente sull'identità profonda. Questo uso interiore profondo della respirazione è il nostro punto di partenza e di arrivo in quanto, grazie ad esso, le persone aprono un nuovo spazio di identità che consente loro di apportare consistenti e veloci cambiamenti al loro modo di essere e di vivere.


 

Di seguito c'è il link di accesso.

 

Clicca quì per accedere al file.

 


 

 

Buon lavoro!


Mario